Un interesse comune la salute dell'ambiente...
Ho voluto riportare nel mio blog l'articolo che circa un'anno fa è stato pubblicato sul giornale del Movimento Azzurro e che ha costituito l'inizio di un progetto che con i miei cari amici e responsabili dell'associazione stiamo (non senza problemi) cercando di portare avanti.
Finalmente a Caltagirone, città nella quale sono nato e risiedo, si è costituita, per mia aspirazione e grazie all’incoraggiamento di tanti amici, l’ecosezione del Movimento Azzurro “KALAT”. Sono un laureando in Scienze e Tecnologia Agraria l’interesse riguardante la salvaguardia dell’ambiente e dell’ecosistema si è sviluppato sin dagli anni della mia infanzia, ha accompagnato la mia crescita, e nel corso delle mie esperienze studentesche e sociali, questo problema è stato trattato ampiamente in tutte le sue sfaccettature.
E’ ovvio che nella realtà in cui opera l’ecosezione “Kalat” vorrebbe dare una scossa all’opinione pubblica, sensibilizzando e informando quanta più gente possibile in merito ai problemi che sono presenti, anche con l’ausilio di materiale informativo da distribuire, con incontri continui e frequenti con i vari Enti e le scuole; del resto dobbiamo anche iniziare a capire quale “eredità” ambientale vogliamo lasciare ai nostri figli! E' sulla base di questo che, quando parliamo di “sviluppo”, dobbiamo parlare di “sviluppo sostenibile” volto a perseguire tre obiettivi: integrità dell’ecosistema, efficienza economica, garanzia delle giustizie sociali.
La “forza” che muove questa associazione con una grinta e determinazione esemplare è data sicuramente dall’unione di tutti i componenti e dall’amicizia fraterna che ci lega in modo intenso e disinteressato l’uno con gli altri.
Quest’unione ha permesso di creare un gruppo forte che, individuando me come Presidente, si è organizzata in una struttura molto variegata in quanto dopo aver assegnato le cariche proprie di un’associazione (Segretario, Tesoriere, Vicepresidente) ho voluto integrarle con altre di grande valore: come l’Esperto ambientale, l’Esperto per le sofisticazioni alimentari, l’Esperto nell’interazione uomo-ambiente, l’Esperto Legale, l’Esperto per la tutela degli animali in via di estinzione, tutti ruoli occupati da giovani dottori laureati in facoltà scientifiche e molto vicini alle problematiche legate all’ambiente.
Uno dei nostri tanti interessi è indirizzato al bosco di Santo Pietro, questo è una Riserva Naturale distante circa 10 km da Caltagirone, ed è una delle aree verdi più rigogliose e grandi della Sicilia, si estende per circa 2200 ettari, è localizzata prevalentemente nella parte meridionale del territorio di Caltagirone, fino ad abbracciare una parte del territorio ragusano, la riserva occupa una zona di media collina, circa 250 m s.l.m., ad una quota compresa tra i 50 e 397 metri s.l.m.
La vegetazione del Bosco di Santo Pietro è estremamente varia, questo è dovuto anche alla vasta estensione della Riserva, che comprende ambienti e paesaggi molto diversi fra loro; infatti, la rigogliosa flora del Bosco comprende numerose specie vegetali, alcune delle quali molto interessanti dal punto di vista naturalistico perché rare o a ristretta localizzazione, o longeve e di grandi dimensioni. In particolare l'area boschiva, che in passato era costituita da estesi querceti sempreverdi con un sottobosco ricco di tipiche essenze mediterranee, conserva, malgrado l'intensa azione antropica, splendidi esemplari di alberi da sughero (Quercus suber); ma il dato che più mi ha stupito è che solo pochi cittadini del comprensorio sanno che il Bosco è una riserva naturale, e hanno coscienza del fatto che in esso siano presenti circa quindici specie, tra farfalle, serpenti, volatili e animali terrestri vari (testuggini, gatto selvatico, lepre ecc.) tutte a serio rischio di estinzione.
La nostra associazione si pone come obbiettivo primario l’informazione e la sensibilizzazione di tutti verso un uso più coscienzioso del Bosco, l’educazione ad una giusta interazione tra uomo e natura. Non vogliamo che venga fatto un uso improprio di uno spazio così ampio e per questo che bisogna cercare di tutelare l’ambiente eliminare il problema dei rifiuti tenendo conto che in alcuni punti sembra di trovarsi in delle vere e proprie discariche, con la presenza, talvolta, anche di rifiuti tossici.
La nostra associazione ha una “storia”molto breve, per il momento, ma ha una grande voglia di “fare” per la cura, tutela e miglioramento, del nostro piccolo “paradiso terrestre”, il Bosco di Santo Pietro, affinché anche le generazioni future possano poter vivere il bosco, rispettandolo in ogni sua parte.
Colgo l’occasione che mi è stata concessa con questo spazio, per ringraziare tutte le persone che collaborano e collaboreranno con me, e al professor Corrado Monaca, coordinatore regionale del Movimento Azzurro, che con la sua esperienza e i suoi consigli ci è stato di grande aiuto oltre a tutte le persone che credono e lottano per avere delle condizioni di vita migliori, saluto tutti i lettori affettuosamente.
Finalmente a Caltagirone, città nella quale sono nato e risiedo, si è costituita, per mia aspirazione e grazie all’incoraggiamento di tanti amici, l’ecosezione del Movimento Azzurro “KALAT”. Sono un laureando in Scienze e Tecnologia Agraria l’interesse riguardante la salvaguardia dell’ambiente e dell’ecosistema si è sviluppato sin dagli anni della mia infanzia, ha accompagnato la mia crescita, e nel corso delle mie esperienze studentesche e sociali, questo problema è stato trattato ampiamente in tutte le sue sfaccettature.
E’ ovvio che nella realtà in cui opera l’ecosezione “Kalat” vorrebbe dare una scossa all’opinione pubblica, sensibilizzando e informando quanta più gente possibile in merito ai problemi che sono presenti, anche con l’ausilio di materiale informativo da distribuire, con incontri continui e frequenti con i vari Enti e le scuole; del resto dobbiamo anche iniziare a capire quale “eredità” ambientale vogliamo lasciare ai nostri figli! E' sulla base di questo che, quando parliamo di “sviluppo”, dobbiamo parlare di “sviluppo sostenibile” volto a perseguire tre obiettivi: integrità dell’ecosistema, efficienza economica, garanzia delle giustizie sociali.
La “forza” che muove questa associazione con una grinta e determinazione esemplare è data sicuramente dall’unione di tutti i componenti e dall’amicizia fraterna che ci lega in modo intenso e disinteressato l’uno con gli altri.
Quest’unione ha permesso di creare un gruppo forte che, individuando me come Presidente, si è organizzata in una struttura molto variegata in quanto dopo aver assegnato le cariche proprie di un’associazione (Segretario, Tesoriere, Vicepresidente) ho voluto integrarle con altre di grande valore: come l’Esperto ambientale, l’Esperto per le sofisticazioni alimentari, l’Esperto nell’interazione uomo-ambiente, l’Esperto Legale, l’Esperto per la tutela degli animali in via di estinzione, tutti ruoli occupati da giovani dottori laureati in facoltà scientifiche e molto vicini alle problematiche legate all’ambiente.
Uno dei nostri tanti interessi è indirizzato al bosco di Santo Pietro, questo è una Riserva Naturale distante circa 10 km da Caltagirone, ed è una delle aree verdi più rigogliose e grandi della Sicilia, si estende per circa 2200 ettari, è localizzata prevalentemente nella parte meridionale del territorio di Caltagirone, fino ad abbracciare una parte del territorio ragusano, la riserva occupa una zona di media collina, circa 250 m s.l.m., ad una quota compresa tra i 50 e 397 metri s.l.m.
La vegetazione del Bosco di Santo Pietro è estremamente varia, questo è dovuto anche alla vasta estensione della Riserva, che comprende ambienti e paesaggi molto diversi fra loro; infatti, la rigogliosa flora del Bosco comprende numerose specie vegetali, alcune delle quali molto interessanti dal punto di vista naturalistico perché rare o a ristretta localizzazione, o longeve e di grandi dimensioni. In particolare l'area boschiva, che in passato era costituita da estesi querceti sempreverdi con un sottobosco ricco di tipiche essenze mediterranee, conserva, malgrado l'intensa azione antropica, splendidi esemplari di alberi da sughero (Quercus suber); ma il dato che più mi ha stupito è che solo pochi cittadini del comprensorio sanno che il Bosco è una riserva naturale, e hanno coscienza del fatto che in esso siano presenti circa quindici specie, tra farfalle, serpenti, volatili e animali terrestri vari (testuggini, gatto selvatico, lepre ecc.) tutte a serio rischio di estinzione.
La nostra associazione si pone come obbiettivo primario l’informazione e la sensibilizzazione di tutti verso un uso più coscienzioso del Bosco, l’educazione ad una giusta interazione tra uomo e natura. Non vogliamo che venga fatto un uso improprio di uno spazio così ampio e per questo che bisogna cercare di tutelare l’ambiente eliminare il problema dei rifiuti tenendo conto che in alcuni punti sembra di trovarsi in delle vere e proprie discariche, con la presenza, talvolta, anche di rifiuti tossici.
La nostra associazione ha una “storia”molto breve, per il momento, ma ha una grande voglia di “fare” per la cura, tutela e miglioramento, del nostro piccolo “paradiso terrestre”, il Bosco di Santo Pietro, affinché anche le generazioni future possano poter vivere il bosco, rispettandolo in ogni sua parte.
Colgo l’occasione che mi è stata concessa con questo spazio, per ringraziare tutte le persone che collaborano e collaboreranno con me, e al professor Corrado Monaca, coordinatore regionale del Movimento Azzurro, che con la sua esperienza e i suoi consigli ci è stato di grande aiuto oltre a tutte le persone che credono e lottano per avere delle condizioni di vita migliori, saluto tutti i lettori affettuosamente.
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